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RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE ENERGETICHE

SL snc e’ attivo anche del campo della razionalizzazione delle risorse energetiche e dell’utilizzazione delle fonti ed energie rinnovabili. Con un settore di ingegneria da anni ci occupiamo in diversi ambiti ed a molteplici livelli di progettazione e consulenza in merito.

CONSULENZA ENERGETICA

- Programmi finalizzati al risparmio energetico e alla razionalizzazione dei consumi, analizzando la criticità dei consumi energetici (combustibili impiegati, energia elettrica, acqua), degli impianti installati, dell'involucro edilizio e delle metodologie di esercizio e manutenzione (in base al tipo di produzione e lavorazione) di un cliente. Dall'analisi delle informazioni raccolte vengono evidenziati i margini di ottimizzazione e vengono individuate soluzioni impiantistiche che producano un risparmio al cliente.
In quest'ottica, nella fase di analisi vengono individuati interventi riguardo a:

ristrutturazione edilizia e/o impiantistica
coibentazioni
sostituzione di componenti al fine di ottimizzare il rendimento
impianti di cogenerazione

- Valorizzazione energetica dei residui di produzione.
- Individuazione di situazioni impiantistiche e/o di processo che si prestano all’adozione di misure per l’ottimizzazione dell’uso dell’energia.
- Studi di fattibilità per impianti ad energia rinnovabile:
- Eolico;
- Fotovoltaico;
- Biomasse

BIOMASSA

Con il termine biomassa si intendono in particolare sostanze di origine biologica : materiali e residui di origine agricola e forestale, prodotti secondari e scarti dell'industria agro-alimentare, i reflui di origine zootecnica, ma anche i rifiuti urbani (in cui la frazione organica raggiunge mediamente il 40% in peso), le alghe e molte specie vegetali utilizzate per la depurazione di liquami organici. In base all'origine si può suddividere in Naturale, Residuale o Dedicata. Tali sostanze vengono utilizzate come materie prime per la produzione di combustibili. Questi rifiuti tramite vari tipi di processi di trasformazione (digestione anaerobica, fermentazione alcolica, digestione aerobica, pirolisi, ecc.) diventano dei combustibili (biodiesel, bioetanolo, metano, ecc.) che verranno successivamente utilizzati in impianti per la produzione di energia elettrica e/o energia termica. In altri casi i residui da lavorazione del legno o la paglia vengono bruciati direttamente per ricavarne calore.
Esistono diverse tipologie d’impianti per lo sfruttamento della biomassa, esse infatti dipendono dalle tecnologie impiegate e dall'utilizzo finale (sfruttamento dei gas in motori a combustione interna o turbine a gas, ecc.). All'esterno il cuore dell'impianto sembra una semplice caldaia, ma le reazioni e le configurazioni all'interno sono svariate. Alcune tecnologie, le più usate sono: la Gassificazione nei gasogeni(che si suddivide a sua volta in diverse tipologie), la Pirolisi, Digestioni aeorobica ed anaerobica, la Carbonizzazione. Tecnologie più svariate, che prevedono però sempre un processo di fermentazione, permettono di ottenere i comustibili utilizzabili direttamente nei motori a combustione interna (nei normali motori diesel, con leggeri adattamenti).

FOTOVOLTAICO

Un impianto fotovoltaico è un impianto di produzione di energia elettrica che utilizza come combustibile l'energia irradiata dal sole. Il componente principale di un impianto fotovoltaico è un pannello composto da celle di silicio. (foto) Il silicio è un semiconduttore. Una volta che i fotoni del raggio luminoso proveniente dal sole colpiscono gli elettroni del silicio questi cominciano a "muoversi" generando energia elettrica continua che può essere, successivamente trasportata ed utilizzata.
I principali componenti di un impianto sono i segenti:
- Un pannello, contenente le celle di silicio, da installare sulle coperture degli edifici.
- Un inverter, dispositivo la cui funzione è trasformare l'energia elettrica continua generata con il silicio in energia alternata adatta quindi al consumo.
- I cavi elettrici di collegamento tra i vari componenti dell'impianto
- Un contatore per misurare l'energia elettrica prodotta dall'impianto
Le motivazioni che richiamano all’installazione di un impianto fotovoltaico, ormai riconosciute da tutti sono la possibilità di produrre e consumare energia elettrica utilizzando da una fonte di energia pulita, risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica, contribuire alla limitazione delle immissioni in atmosfera dei gas nocivi responsabili dell'effetto serra, possibilità di usufruire di contributi pubblici per l'acquisto dell'impianto, possibilità di stipulare un contratto di net metering con la società che mi fornisce l'energia elettrica.

Il Conto Energia

Il Conto Energia è il nome che è stato assegnato al sistema di incentivazione degli impianti fotovoltaici che è entrato in vigore in Italia dal 2005 e ridefinito dall'ultimo D.M. del 19 febbraio 2007. Praticamente il legislatore, utilizzando un meccanismo già ben sperimentato in Germania, ha deciso di pagare dei contributi a fondo perduto a tutti quelli che realizzano un impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica nazionale. Ma la particolarità di questo incentivo è sul meccanismo premiante, in quanto per la prima volta si è cercato di premiare i più bravi e non i furbi. Infatti l'incentivo consiste in una tariffa fissa per 20 anni da pagare ad ogni KWh prodotto dal proprio impianto fotovoltaico. Questo fa si che ognuno cerchi di realizzare il proprio impianto affidandosi a prodotti di qualità e ad aziende che possono offrire assistenza durante tutta la vita dell'impianto, stimabile oggi in almeno 40 anni.

PerchE' incentivare il fotovoltaico?

L’energia elettrica prodotta dal sole mediante moduli fotovoltaici risulta pulita e rinnovabile e quindi senza alcun costo di gestione e alcun consumo di combustibile e con una stima di vita di diversi decenni. Nonostante queste eccezzionali caratteristiche, viene incentivato economicamente dallo Stato per sostenerne la diffusione di questa tecnologia nelle fasi iniziali in modo da diffondere il più possibile questo tipo di impianti e creare in tutti l'esigenza di possederne uno per coprire i propri consumi energetici.

Lo Scambio sul posto

Questi impianti di produzione di energia sono connessi alle utenze elettriche del cliente e alla rete elettrica nazionale del distributore. Questo fa si che l'energia prodotta possa essere nell'immediato consumata dal cliente direttamente dalle utenze elettriche e l'eccedenza viene immessa in rete. QUesta energia immessa in rete però è di proprietà del produttore che l'ha prodotta. Si è quindi creato un semplice meccanismo che permette ad ogni produttore-consumatore di poter disporre in conguaglio a fine anno anche dell'energia prodotta in esubero nelle giornate di sole. Questo meccanismo, denominato Scambio sul posto, permette di contare l'energia in esubero immessa in rete e di poterla conguagliare economicamente con l'energia consumata di notte quando l'impianto fotovoltaico non è in produzione e quindi le utenze elettriche per funzionare prelevano l'energia dalla rete elettrica nazionale. In poche parole lo Scambio sul posto può essere visto come se l'energia in esubero venisse conservata nella rete e venisse prelevata durante la notte.
Dal 1 gennaio 2009 lo Scambio sul posto può essere applicato ad impianti di potenza sino 200 KW

Il GSE nel nuovo Scambio sul Posto

Con il nuovo Scambio sul Posto il GSE diventa l'unico interlocutore per tutti i produttori di energia rinnovabile che vogliono utilizzare questo meccanismo. Questa scelta, dettata dalla delibera dell'AEEG 78/2008, è un messaggio positivo a chiunque vuole investire nel fotovoltaico perchè permette di avere un unico interlocutore per quanto riguarda l'energia elettrica prodotta da fotovoltaico e fa si che se negli anni si decide di cambiare operatore come fornitore di energia non si deve ogni volta rifare tutte le pratiche con tutto ciò comporta come costi e come rischio di non ottenere ciò che è spettante.

Il criterio per il calcolo della compensazione tiene conto:
1) sia della valorizzazione dell’energia immessa nei limiti del valore dell’energia elettrica complessivamente prelevata (al netto delle tasse e degli oneri per l’accesso alla rete);
2) sia degli oneri per l’accesso alla rete, nei limiti della quantità di energia elettrica scambiata.

Infatti nel caso delle fonti rinnovabili, vengono restituite le componenti variabili, espresse in c€/kWh, relative alla tariffa di trasmissione, alla tariffa di distribuzione, agli oneri generali (componenti Ae UC) e al dispacciamento.
Nel caso in cui la valorizzazione dell’energia immessa sia superiore a quella dell’energia prelevata, tale maggiore valorizzazione per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili viene riportata a credito negli anni solari successivi (decade quindi il precedente limite di tre anni).
Nel caso del fotovoltaico con il nuovo regime di scambio sul posto in caso di saldo positivo per l’utente si accumula un credito in euro (e non più in KWh) valido per sempre.
Inoltre è stato istituito il contributo in conto scambio “di acconto” erogato dal GSE trimestralmente e una volta l’anno a conguaglio.

EOLICA E MINIEOLICO

EolicoL'energia eolica
L'energia eolica è una fonte rinnovabile che sembra offrire buone possibilità di competitività, nel medio termine, affiancandosi alle fonti tradizionali nella produzione di energia elettrica.
Si tratta di una forma di energia meccanica molto diffusa ed è trasformabile direttamente e con un buon rendimento in energia elettrica.
Essa è, però, caratterizzata da marcata irregolarità e incostanza e da una concentrazione energetica relativamente bassa, pertanto gli impianti eolici interessano aree di grandi dimensioni in relazione alla potenza desiderata.

I generatori eolici
Le macchine eoliche derivano dai tradizionali mulini a vento e sono costituite essenzialmente da un rotore, formato da alcune pale fissate su di un mozzo e progettate per sottrarre al vento parte della sua energia cinetica per trasformarla in energia meccanica.

Il rotore, tramite un moltiplicatore di giri, alimenta una macchina operatrice o un generatore elettrico; in quest'ultimo caso il sistema viene detto aerogeneratore.
Se l'aerogeneratore è collegato direttamente a una rete elettrica, non è necessario ovviare alla discontinuità della fonte, finché l'apporto non è significativo; l'energia prodotta, quando è disponibile, contribuisce a ridurre il consumo di combustibile delle altre centrali elettriche che alimentano la rete.
Questo tipo di impianto è quello che, fino a oggi, ha trovato più vasta applicazione commerciale.

La tecnologia eolica, nel tentativo di sfruttare al meglio le potenzialità di tale fonte e di raggiungere una piena maturità industriale, ha finora prodotto una vasta gamma di modelli, diversi per tipologia e dimensioni nonché per prestazioni economiche ottenute.